mercoledì 7 ottobre 2009

Consiglio d'Amministrazione del 5 ottobre


Il CdA dell'Opera di settembre si è tenuto il 5 ottobre. Non è un ritardo, ma una scelta per poter visionare e approvare il piano esecutivo del nuovo studentato Mayer. Ma andiamo per ordine. Il Consiglio, convocato appunto lunedì 5 ottobre, ha seguito questi punti:

- Residenza Universitaria Mayer
- Convenzione tra Università, Susat, Sat, Opera
- Linee ed indirizzi per il bando per la selezione di lavoratori socialmente utili
- Progetto car sharing
- Varie ed eventuali e comunicazioni inerenti ai dati di borse di studio e posti alloggio

Il primo e l'ultimo punto sono quelli che più riguardano noi studenti.

Residenza Mayer - Chi è a Trento da un po' di tempo ricorderà la vecchia Residenza del Mayer. Per i nuovi arrivati, dovete sapere che essa si trovava dopo il sottopassaggio della stazione, subito a destra, ad angolo tra via Lampi e corso Bonarroti. Se vi troverete a passare di là, noterete come la struttura non esista più: è stata abbattuta a dicembre perché era più conveniente rifarla nuova piuttosto che ristrutturarla. Il progetto esecutivo avrebbe dovuto essere pronto a fine settembre per essere inviato al ministero a Roma per la richiesta di finanziamento ben prima della scadenza dei termini (7 ottobre). Purtroppo però ci sono stati dei rallentamenti dovuti alla gran mole di incartamenti e pareri da allegare alla richiesta, che hanno ritardato il tutto. Per questo il CdA di settembre è stato spostato a ottobre: in modo da poter approvare il progetto esecutivo subito, appena in tempo per presentare domanda di contributo al ministero. I pareri e l'iter burocratico sono stati più lunghi del previsto perché la nuova struttura presenta delle novità rilevanti che hanno chiesto approfondimenti strutturali. Il nuovo studentato avrà la struttura portante in legno invece che in cemento armato. La cosa, che può sembrare retrò, ha invece grandi vantaggi e si presenta come particolarmente innovativa (gli ingegneri dei materiali hanno qua più cognizione di me, aspirante sociologo!). Inoltre lo studentato tenterà di ottenere la certificazione "Leed platinum", che sancisce una grande eco-compatibilità della struttura. Non a caso questo studentato sarebbe la prima opera pubblica in Italia ad ottenere questa certificazione. Il progetto, nel plastico, sembra interessante. Anche nel rapporto città-università, visto che la nuova struttura avrà sale comuni aperte alla cittadinanza.

Convenzione tra Università, Susat, Sat, Opera - Che poi non è una vera convenzione. Sono pochi fogli di impegno su progetti futuri per diffondere in Università un po' di informazione (e di passione) verso la montagna. Finora tutto ciò si è limitato a escursioni estive di comitive di studenti tra le Dolomiti. Un'esperienza comunque positiva per quanti hanno potuto provare.
Linee ed indirizzi per il bando per la selezione di lavoratori socialmente utili - L'Opera Universitaria farà un bando di selezione per lavoratori socialmente utili. Pochi posti e un esperimento per sfruttare l'opportunità di questa legge: per l'ente la possibilità di assumere persone in situazione di marginalità dal mercato del lavoro con un costo accessibile (i contratti pagano la differenza tra il sussidio già riconosciuto per la mobilità e quanto prenderebbe il lavoratore svolgendo quel lavoro) e, soprattutto, per queste persone, la possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro.
Gli altri enti che finora hanno sperimentato questa possibilità (come il Comune di Trento) hanno avuto buoni segnali.
Progetto car sharing - Anche a Trento partirà un servizio di car-sharing. L'Opera Universitaria ha già aderito al progetto che porta vantaggi economici e ha un valore politico di tutela dell'ambiente. Per far questo l'Opera cederà anche l'unica auto di rappresentanza che aveva nel parco auto (auto di rappresentanza che veniva utilizzata molto raramente: io stesso fino a qualche tempo fa non sapevo neanche che ve ne fosse una e ancora oggi non l'ho mai vista!).
Varie ed eventuali e comunicazioni inerenti ai dati di borse di studio e posti alloggio - C'è qua da fare un bel discorso riguardante la concessione di borse di studio e di posti alloggio. Essendo un discorso fatto di numeri e tabelle farò qua un breve riassunto e rimando il resto, per chi ne avesse voglia, ad un post apposito.
Per le borse di studio la spesa di quest'anno aumenterà ancora: da 6,5 a oltre i 7 milioni di euro l'anno. I dati sono parziali, visto che la chiusura dei giochi avviene il 12 ottobre.
Una lettura personale vede come fattori dell'aumento della spesa:
il nuovo sistema di tassazione, che costringe tutti a fare l'ICEF per determinare la fascia di reddito (per cui chi era al limite e non provava, ora deve fare comunque l'ICEF e, in alcuni casi, si accorge di essere dentro i parametri)
i primi effetti della crisi economica, che si inizia ad avere sui redditi del 2009, in quanto riprende i redditi prodotti nel 2008, quando si avevano già le prime avvisaglie (ciò significa che, da questo punto di vista il picco potremmo averlo l'anno prossimo)
i continui condoni, condoncini e scudi fiscali, per cui dopo il messaggio di contrasto ad evasione ed elusione fiscale fatto da Visco, tutto per certe categorie è tornato come prima e più di prima (vedi ultimi dati del Tesoro su dichiarazioni dei redditi di professionisti che prenderebbero meno dei dipendenti che stipendiano...). Mai dobbiamo dimenticarci che siamo il Paese occidentale con il più alto tasso di evasione fiscale.
Naturalmente se l'aumento della spesa per le borse di studio significa aiuti per studenti che ne hanno diritto, l'aumento della spesa è un fatto più che positivo.
Un dato preoccupante riguarda invece l'alta dispersione degli studenti pendolari. Pochi di loro arrivano al traguardo della laurea: sarebbe utile capire il perché e se ci sono categorie a rischio tra di loro.
Per i posti alloggio c'è da specificare che qua la domanda varia molto a seconda di numero di immatricolati, disponibilità di posti, soglie di condizione economica applicate, strategie di comunicazione, tariffe e servizi offerti in relazione alle offerte di mercato. Quello che emerge è che, come ha dimostrato San Bartolameo, quando l'ente mette a disposizione degli studenti alloggi di buona qualità ad un prezzo congruo la risposta è più che soddisfacente. C'è insomma bisogno di nuovi alloggi per gli studenti e, credo, di nuovi investimenti in studentati pubblici.

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