venerdì 30 ottobre 2009

Riunione di lista

La riunione de "La Rete" si terrà martedì 3 novembre alle ore 18, nell'atrio della facoltà di Sociologia. Siete tutti invitati.


mercoledì 7 ottobre 2009

Approfondimento sull'andamento delle borse di studio e dei posti alloggi

Come promesso nel precedente post, inserisco qui i grafici e le tabelle sull'andamento delle borse di studio e dei posti alloggi. Specifico che si tratta di previsioni, e dunque di dati non definitivi. Ringrazio per i dati, le tabelle e le analisi il dott. Roberto Pallanch, responsabile dei servizi agli studenti dell'Opera.



Borse di studio



Dall’analisi del grafico emerge che a fronte di un numero di domande di borsa di studio pressoché costante si è incrementato il numero di idonei e beneficiari alla borsa.
L’introduzione delle fasce di contribuzione, ha obbligato le famiglie a calcolare l’indicatore ICEF: di conseguenza, chi presenta la domanda ha la certezza di essere in possesso dei requisiti di condizione economica.
Il 10% di studenti NON idonei, riguarda studenti che non hanno raggiunto i requisiti di merito minimi richiesti dal bando per il mantenimento della borsa di studio. Come già scritto nel precedente post, questo incremento porterà la spesa per le borse di studio oltre i 7 milioni di euro.




E' questa la tabella che più risente (oltre che delle non ottima qualità dell'immagine) della provvisorietà dei dati, in quanto i contratti d’affitto presso privati possono essere caricati fino al 12 ottobre e non è ancora completo il caricamento dei verbali di assegnazione degli appartamenti l’Opera. Questo modifica in modo significati le borse in quanto le borse per i fuorisede sono "più pesanti" di quelle dei pendolari e dei residenti (che sono coloro che stanno o a Trento e sobborghi o a Lavis).
Come vedete gli studenti pendolari, che sono numericamente maggiori, sono quelli con la più alta dispersione (passano dal primo al secondo anno da essere in 910 a 242). Cosa ne è di questi studenti? Alcuni, pochissimi, passano tra i residenti. Ma degli altri? Una possibilità è che i pendolari abbiano una maggiore tendenza a iscriversi all'Università più per "sperimentare". Del resto per chi viene da più lontano e deve quindi affrontare maggiori sacrifici economici è più difficile tornare a casa senza il risultato prospettato. Inoltre, per esperienza, so che studiare e fare il pendolare male si conciliano e richiedono più sforzo. A ciò va aggiunto il mancato guadagno di persone che magari, lasciando l'Università, possono dedicarsi all'attività familiare o trovare altro impiego.


Per i posti alloggio




Il numero delle domande di posto alloggio è influenzato da numerosi fattori: numero di immatricolati, disponibilità di posti, soglie di condizione economica applicate, strategie di comunicazione, tariffe e servizi offerti in relazione alle offerte di mercato.
Dall’analisi di questo grafico emerge che le domande di posto alloggio attraverso il bando, sono in continua crescita. L’eccezione si ha solo dell’anno 2008/2009, nonostante proprio in quell'anno si ha avuto un'incremento di offerta di posti letto di 450 unità, grazie all'apertura del II lotto di S. Bartolameo. Ciò è probabilmente legato allo scetticismo iniziale verso una struttura giudicata periferica e che, ad un anno dalla sua apertura, ha invece ora una forte richiesta.Per quest'anno, l'aumento quasi esponenziale delle domande di posto alloggio (da 684 a 961) ha diminuito la percentuale di quanti studenti l'Opera riesce ad accogliere nelle sue strutture. Questo nonostante negli ultimi anni gli alloggi dell'Opera siano passati da poco più di 800 a 1500.I posti che vedete "mancanti", dai 1500 ai 733 del grafico, riguardano alloggi dell'Opera che vengono riservati per la mobilità studentesca (400 posti per erasmus in entrata, doppia laurea, università a colori...) o per le professioni sanitarie (i corsi di Ala a cui l'Opera riserva 100 posti), il Conservatorio e i dottorandi del primo anno, docenti in visiting o ricercatori coinvolti in progetti di ricerca internazionali.

Consiglio d'Amministrazione del 5 ottobre


Il CdA dell'Opera di settembre si è tenuto il 5 ottobre. Non è un ritardo, ma una scelta per poter visionare e approvare il piano esecutivo del nuovo studentato Mayer. Ma andiamo per ordine. Il Consiglio, convocato appunto lunedì 5 ottobre, ha seguito questi punti:

- Residenza Universitaria Mayer
- Convenzione tra Università, Susat, Sat, Opera
- Linee ed indirizzi per il bando per la selezione di lavoratori socialmente utili
- Progetto car sharing
- Varie ed eventuali e comunicazioni inerenti ai dati di borse di studio e posti alloggio

Il primo e l'ultimo punto sono quelli che più riguardano noi studenti.

Residenza Mayer - Chi è a Trento da un po' di tempo ricorderà la vecchia Residenza del Mayer. Per i nuovi arrivati, dovete sapere che essa si trovava dopo il sottopassaggio della stazione, subito a destra, ad angolo tra via Lampi e corso Bonarroti. Se vi troverete a passare di là, noterete come la struttura non esista più: è stata abbattuta a dicembre perché era più conveniente rifarla nuova piuttosto che ristrutturarla. Il progetto esecutivo avrebbe dovuto essere pronto a fine settembre per essere inviato al ministero a Roma per la richiesta di finanziamento ben prima della scadenza dei termini (7 ottobre). Purtroppo però ci sono stati dei rallentamenti dovuti alla gran mole di incartamenti e pareri da allegare alla richiesta, che hanno ritardato il tutto. Per questo il CdA di settembre è stato spostato a ottobre: in modo da poter approvare il progetto esecutivo subito, appena in tempo per presentare domanda di contributo al ministero. I pareri e l'iter burocratico sono stati più lunghi del previsto perché la nuova struttura presenta delle novità rilevanti che hanno chiesto approfondimenti strutturali. Il nuovo studentato avrà la struttura portante in legno invece che in cemento armato. La cosa, che può sembrare retrò, ha invece grandi vantaggi e si presenta come particolarmente innovativa (gli ingegneri dei materiali hanno qua più cognizione di me, aspirante sociologo!). Inoltre lo studentato tenterà di ottenere la certificazione "Leed platinum", che sancisce una grande eco-compatibilità della struttura. Non a caso questo studentato sarebbe la prima opera pubblica in Italia ad ottenere questa certificazione. Il progetto, nel plastico, sembra interessante. Anche nel rapporto città-università, visto che la nuova struttura avrà sale comuni aperte alla cittadinanza.

Convenzione tra Università, Susat, Sat, Opera - Che poi non è una vera convenzione. Sono pochi fogli di impegno su progetti futuri per diffondere in Università un po' di informazione (e di passione) verso la montagna. Finora tutto ciò si è limitato a escursioni estive di comitive di studenti tra le Dolomiti. Un'esperienza comunque positiva per quanti hanno potuto provare.
Linee ed indirizzi per il bando per la selezione di lavoratori socialmente utili - L'Opera Universitaria farà un bando di selezione per lavoratori socialmente utili. Pochi posti e un esperimento per sfruttare l'opportunità di questa legge: per l'ente la possibilità di assumere persone in situazione di marginalità dal mercato del lavoro con un costo accessibile (i contratti pagano la differenza tra il sussidio già riconosciuto per la mobilità e quanto prenderebbe il lavoratore svolgendo quel lavoro) e, soprattutto, per queste persone, la possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro.
Gli altri enti che finora hanno sperimentato questa possibilità (come il Comune di Trento) hanno avuto buoni segnali.
Progetto car sharing - Anche a Trento partirà un servizio di car-sharing. L'Opera Universitaria ha già aderito al progetto che porta vantaggi economici e ha un valore politico di tutela dell'ambiente. Per far questo l'Opera cederà anche l'unica auto di rappresentanza che aveva nel parco auto (auto di rappresentanza che veniva utilizzata molto raramente: io stesso fino a qualche tempo fa non sapevo neanche che ve ne fosse una e ancora oggi non l'ho mai vista!).
Varie ed eventuali e comunicazioni inerenti ai dati di borse di studio e posti alloggio - C'è qua da fare un bel discorso riguardante la concessione di borse di studio e di posti alloggio. Essendo un discorso fatto di numeri e tabelle farò qua un breve riassunto e rimando il resto, per chi ne avesse voglia, ad un post apposito.
Per le borse di studio la spesa di quest'anno aumenterà ancora: da 6,5 a oltre i 7 milioni di euro l'anno. I dati sono parziali, visto che la chiusura dei giochi avviene il 12 ottobre.
Una lettura personale vede come fattori dell'aumento della spesa:
il nuovo sistema di tassazione, che costringe tutti a fare l'ICEF per determinare la fascia di reddito (per cui chi era al limite e non provava, ora deve fare comunque l'ICEF e, in alcuni casi, si accorge di essere dentro i parametri)
i primi effetti della crisi economica, che si inizia ad avere sui redditi del 2009, in quanto riprende i redditi prodotti nel 2008, quando si avevano già le prime avvisaglie (ciò significa che, da questo punto di vista il picco potremmo averlo l'anno prossimo)
i continui condoni, condoncini e scudi fiscali, per cui dopo il messaggio di contrasto ad evasione ed elusione fiscale fatto da Visco, tutto per certe categorie è tornato come prima e più di prima (vedi ultimi dati del Tesoro su dichiarazioni dei redditi di professionisti che prenderebbero meno dei dipendenti che stipendiano...). Mai dobbiamo dimenticarci che siamo il Paese occidentale con il più alto tasso di evasione fiscale.
Naturalmente se l'aumento della spesa per le borse di studio significa aiuti per studenti che ne hanno diritto, l'aumento della spesa è un fatto più che positivo.
Un dato preoccupante riguarda invece l'alta dispersione degli studenti pendolari. Pochi di loro arrivano al traguardo della laurea: sarebbe utile capire il perché e se ci sono categorie a rischio tra di loro.
Per i posti alloggio c'è da specificare che qua la domanda varia molto a seconda di numero di immatricolati, disponibilità di posti, soglie di condizione economica applicate, strategie di comunicazione, tariffe e servizi offerti in relazione alle offerte di mercato. Quello che emerge è che, come ha dimostrato San Bartolameo, quando l'ente mette a disposizione degli studenti alloggi di buona qualità ad un prezzo congruo la risposta è più che soddisfacente. C'è insomma bisogno di nuovi alloggi per gli studenti e, credo, di nuovi investimenti in studentati pubblici.