Preciso subito, non siamo diventati una succursale di una famosa ditta di telefonia mobile. Il titolo però rende bene l'obiettivo che abbiamo raggiunto.
Breve cronistoria:
Antonio, uno studente della facoltà di informatica, mi ha scritto una mail un po' di tempo fa, segnalando un problema: in molte residenze dell'Opera non è presente un collegamento internet.
Il problema, a dire il vero, non è nuovo. Negli studentati più grandi, come San Bartolameo, l'ente ha portato la linea internet dell'Università. In altri, dove i numeri sono decisamente inferiori, ciò non è stato possibile sia per un problema di costi, sia di competenze (la "parte internet" dell'Opera è gestita dall'Università, per evitare sprechi).
Così Antonio - da buon informatico - propone di appoggiarsi alla rete Luna, già presente in città. L'idea mi è subito sembrata buona. Ora, dopo aver perorato la causa in giro per gli uffici dell'Opera, coinvolgendo sia il dottor Fontana sia il Presidente Zuelli, posso affermare che dovremmo esserci.
L'Opera Universitaria ha trovato un accordo con i gestori della rete Luna per portare la linea wi-fi negli appartamenti dell'ente non coperti. Costo dell'operazione sui 30 mila euro. Non si resta che attendere i lavori. Magari, già da settembre, internet per tutti non sarà più solo uno spot.
5 commenti:
Bene! Sono davvero contento che qualcosa si stia muovendo in questa direzione; mi pareva abbastanza surreale che le residenze studentesche fossero sprovviste di connessione ad internet (in particolare adesso che internet è necessario per eseguire qualsiasi operazione legata all'università).
Ma sarà possibile avere maggiori dettagli riguardo all'accordo? Sono più che altro curioso di capire come mai la spesa si aggiri su una simile cifra.
Saluti!
Nel senso di alta? Considera che l'Opera si accolla tutte le spese riguardanti l'istallazione delle centraline necessarie per arrivare fino agli appartamenti. E' si un vantaggio anche per chi gestisce Luna perché aumenta la copertura, ma comunque è un'operazione che serve più all'Opera, per cui gli uffici si sono accordati in questo senso. Per l'ente comunque è un risparmio perché se avesse dovuto portare dappertutto la rete internet di UniTn la cifra sarebbe stata ben più alta (stiamo parlando comunque di più di 800 persone..).
ciao
Andrea La Malfa
Sisi, infatti la mia non era una critica, ma solo una curiosità.
Mi spiego: stando ai normali rapporti che un privato può avere con Luna, il tutto si limita a dare l'autorizzazazione a piazzare un AccessPoint sul proprio edificio (eventuali ulteriori dettagli dovrebbero essere a carico di Luna (se ho ben capito il tutto)), quindi mi chiedevo che tipo di rapporto possa aver instaurato l'Opera con questo provider. Ripeto, è solo una curiosità (magari motivata dal fatto che i soldi li stia tirando fuori un ente pubblico) Ciao!!
Eh ma i rapporti tra enti pubblici e privati sono sempre diversi, anche dal punto di vista legale. La P.A. paga mediamente di più di un privato anche perché deve richiedere una serie di garanzie alla controparte.
Andrea
Volevo segnalarvi che lo slogan è già diventato realtà (almeno quì in via Tomaso Gar). Gran bel lavoro ;)
In questi giorni sono venuti dei tecnici (di LUNA immagino) ed han montato gli apparati su tutti i piani del palazzo! Semplice e veloce!
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