martedì 2 febbraio 2010

CdA Opera, primo febbraio

Il CdA dell'Opera di febbraio si è tenuto il primo, in quanto a gennaio non è stato convocato. E' stato un incontro particolarmente lungo e denso per cui sarò particolarmente schematico.

- Accordi sportivi nell'ambito nel progetto UNISPORT - Come già sapete da tempo è in circolazione la tessera dell'UNISPORT, una carta a pagamento gestita dall'Opera che da diritto a sconti in molte palestre e impianti sciistici oltre che accesso alle strutture dell'Ente (come la palestra di San Bartolameo - con annesso campetto di calcio a 5 - e quella di Sociologia) e ai corsi CUS. E' stato firmato in questo ambito un ulteriore accordo con il Comune di Trento per cui la tessera da ora diritto a sconti anche nelle piscine comunali, al Centro Viote (per lo sci di fondo) e al Palaghiaccio. Ad esempio la singola entrata sia della piscina sia del palaghiaccio passa da 4 € a 2,7 €, l'abbonamento 10 entrate - per entrambe le strutture - da 34,5 € a 26,5 €

- Linee guida del bando per posto alloggio e borse di studio a.a. 2010-2011 - Si inizia a parlare del nuovo bando per le borse e arrivano nuovi dati:
metà dei 7 milioni e passa che l'Opera spende ogni anno per le borse di studio vanno alle matricole,

metà delle suddette matricole lasciano al primo anno,

la grandissima parte delle matricole che abbondanano sono residenti a Trento o nell'interland (questo chiaramente perché uno studente che ha l'Università sotto casa, ha più la tendenza a iscriversi "per provare", di chi invece viene da lontano ed è mediamente più determinato).

Altri dati riguardano gli studenti stranieri:

essi abbandonano l'Università in misura minore rispetto ai loro colleghi italiani (vedi sopra),

sono circa 100 all'anno, ma proprio il fatto che abbandonano l'Università in misura decisamente minore fa sì che sui sei anni questa minoranza arriva ad essere 1/5 dei beneficiari di borsa e il 50% dei beneficiari di posto alloggio. Sono dati che cito per rimarcare come siano del tutto infondati i discorsi discriminatori che sono sempre più forti, e che vedono gli extracomunitari come un problema; allo stato dei fatti ricevono maggiori benifici perché hanno risultati mediamente migliori nonostante le difficoltà che incontrano (in primis la lingua).

Altri dati da sottolineare: l'Opera viene finanziata da tre voci - Fondo integrativo, che arriva dallo Stato, tassa per il diritto allo studio, risorse provinciali -.

Il Fondo integrativo doveva essere aumentato: al contrario nel 2010 esso ammonta a circa 100 milioni di euro, contro i 250 milioni del 2009. Un taglio netto che questo governo ha effettuato al diritto allo studio. Fortunamente il fatto che ancora non siano arrivati i fondi del 2009, è paradossalmente un vantaggio e fa sì che l'Ente abbia risorse sufficienti.

Ultimo dato che segnalo. Il Fondo Integrativo è in via di abolizione visto che la competenza dell'Università passerà totalmente alla Provincia Autonoma; ciò ha dei fattori negativi ed altri positivi, ma è un discorso troppo ampio da trattare in questa sede. A margine aggiungo che ho richiesto i dati sulle borse Erasmus: sarebbe interessante capire se i borsisti - cioè gli studenti con redditi più bassi - vanno in Erasmus tanto quanto gli studenti con redditi più alti. Inoltre c'è da aprire un discorso sulle integrazioni Erasmus, sia perché sono di per sé insufficienti, sia perché non è possibile che chi va a Budapest prenda un sussidio pari a chi va a Londra, visto che il costo della vita tra le due città è nettamente diverso.


- Costruzione dello studentato Mayer e della Mensa di Santa Margherita -
Il punto su queste due opere in atto. Sul terreno dove risorgerà la residenza Mayer è iniziata la bonifica bellica, visto che la zona subì forti bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale (è dunque obbligatorio procedere a questi interventi). Inoltre arriveranno dal governo centrale poco più di 7 milioni di euro (su quasi 12 del totale) vincolati alla costruzione dello studentato. Non cambia molto perché quei 7 milioni erano già stati messi dalla Provincia che, a questo punto non essendo più necessari li ritirerà. E' comunque un motivo di soddisfazione perché Trento, avendo già ricevuto i finanziamenti per San Bartolameo era in fondo alle classifiche nazionali: significa per cui sia che il progetto è stato considerato particolarmente degno di nota (è una struttura unica nel suo genere, costruita per lo più in legno e con una forte attenzione all'ecocompatibilità), sia che le città che erano davanti hanno avuto qualche defezione (che è una cosa negativa, però). Il nuovo studentato Mayer dovrebbe essere pronto nel 2013.
La mensa di Santa Margherita ha un forte "rischio archeologico": c'è la possibilità di ritrovare reperti storici che conducano alla sospensione dei lavori. Sapendo ciò, il tempo calcolato di 16 mesi per la restrutturazione (che è un tempo congruo) potrebbe allungarsi. Tuttavia si spera che l'opera sarà completata all'inizio del 2012, poco dopo l'apertura della nuova facoltà di Lettere in via T. Gar prospettata per fine 2011.

- Convenzione Opera-Università - Arrivano i dolori! Perché, a primo occhio, la convenzione è quella che ogni anno Opera e UniTn rinnovano. Ma, tra le righe, ecco i due inghippi. Il primo: il tentativo dell'Università di ridurre il contributo-spese che versa all'Opera per la gestione del Centro Congressi Panorama (utilizzato prettamente dall'Università per convegni e dotato di un servizio pernottamento per i docenti esterni, ospiti a Trento). L'Opera naturalmente non ha firmato.
Il secondo, ben più rilevante: l'impegno dell'Opera di ospitare gli studenti "d'eccellenza". Mi spiego meglio: ciclicamente il rettore Bassi fa riemergere un progetto che sta continuando a andare avanti per vie sommerse da anni: quella di creare a Trento una scuola "modello Pisa". Funziona così: si scelgono 4 -5 studenti per facoltà considerati particolarmente bravi e a loro si garantisce una borsa di studio completa (vitto e alloggio compresi), docenti e dottorandi dedicati che si occupano personalmente e continuativamente della loro formazione e un ghetto dorato dove ritrovarsi (e qua entra in gioco l'Opera). Il ghetto in questione sarebbe in via Santa Margherita, struttura che la Curia sta restrutturando di tutto punto e che l'Opera prenderà in parte in affitto. Nonostante non mi piaccia l'idea che il pubblico prenda in affitto dal privato (perché è una spesa continua, non un investimento, per cui per anni paghi e alla fine non ti resta in mano nulla) ero attratto dall'idea di alloggi per gli studenti particolarmente belli, in zona centrale, a un prezzo calmierato, che aumentino la qualità dell'offerta pubblica. Inoltre nel complesso si trasferiranno uffici Opera che stanno già ora in affitto, per cui alla fine la spesa in questione non aumenta di molto e in più si aggiungono nuovi posti alloggio.
Ma se questo serve solo a professori e a studenti scelti in virtù di chi sa' cosa (chi conosce il modello Pisa sa perfettamente che la grandissima parte che vi entra sono figli di magistrati, politici e via dicendo) naturalmente la mia posizione cambia nettamente. A questa gente si offre quello che andrebbe offerto idealmente ad ogni studente: un buon alloggio, logisticamente adeguato, la tranquillità di studiare senza assili di carattere economico, una didattica completa. Un diritto che idealmente si dovrebbe tendere a dare a tutti, viene trasformato in un privilegio di pochi. E a discapito di tutti, visto che le risorse sono sempre quelle (e sono sempre meno).
Questo progetto è però prettamente universitario e capisco che l'Opera non si può esimere dal concedere questi pochi posti letto per un progetto di UniTn (per quanto squallido). Quello che però l'Opera può fare è non affidare all'Università la sua struttura migliore per questo progetto e riaffermare una politica abitativa non discriminatoria. E' questo l'impegno che ho chiesto al Presidente Zuelli, il quale ha affermato che la struttura non è stata ancora definita e che potrebbe non essere quella di via Santa Margherita. E per far questo mi adopererò certamente. Spero che i miei colleghi rappresentanti, nelle sedi realmente preposte, sappiano opporsi a questo progetto.


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